Il cibo è la mia seconda passione. La prima è… la narrativa. Che avevate capito? Subito a pensar male… “Ci sono gente” totalmente in malafede e voi non fate eccezione. A dire il vero, ero indeciso se scrivere musica o narrativa, ma poi ho optato per la prima, che in qualche modo comprende anche la…
Autore: admin
Voli d’angelo e pelli di leone
Io e lo sport abbiamo sempre avuto un rapporto burrascoso, tipo Brooke e Ridge in Beautiful. Ormai non conto più le volte che ci siamo presi e lasciati… che nostalgia. Quante volte, dopo una prova impegnativa, ho detto, Ma chi cazzo me l’ha fatto fare?, più o meno come quando ripenso alle poche ma squilibrate…
Gli amori difficili si rimpiangono
– A che ora passi a prendermi? – Esco tra poco, finisco di controllare la bozza del terzo capitolo e sono da te. – Sei soddisfatto? – Mah, non so, c’è qualcosa che non mi convince… – Il solito pignolo… non vedo l’ora di leggerti. – Dai, mi sbrigo!, se resto al telefono con te…
Il faro
Ci sono giorni in cui i ricordi e la malinconia hanno la meglio sulla mia ostinata razionalità. Non so se dipenda da questioni genetiche, ovvero da un dna difettoso ereditato dai miei genitori, o dalle circostanze che si accaniscono contro di me. In effetti, mia madre è sempre stata una donna euforica e piena…
Il posto
In una vita qualsiasi, anche nella peggiore e disgraziata, c’è sempre qualcosa da salvare. Luisa aveva salvato quel posto sulla banchina del porto. Quando aveva tempo, e se non ce l’aveva lo trovava, andava là, si sedeva con le gambe a penzoloni, e stava ore e ore a guardare. Cosa guardava? Guardava i ricordi, fissava…
Il congresso
A quel congresso, a cui avrebbero partecipato tutti i suoi colleghi, Massimo non voleva andare. O quanto meno avrebbe voluto starsene nascosto tra gli invitati, invece di fare un discorso sui valori della famiglia tradizionale e di come quell’ipocrita normalità inventata fosse l’unica possibile. Non era la persona più indicata ad “affermare, celebrare e difendere…
Il biglietto
Non andare via, resta. Quel bigliettino, scritto da Flaminia molti anni prima, saltò fuori all’improvviso e lo trafisse senza pietà. Provò un senso di vuoto profondo che lasciò subito il posto alla malinconia. Com’era arrivato a quel punto? Non lo ricordava nemmeno più, i ricordi si erano sbiaditi come i sentimenti che aveva provato per…
L’ombrello
Uno spritz, il computer acceso e la sua solitudine. Da anni, Marta consumava le sere e la vita così, senza aspettarsi più nulla, senza aspettare più nessuno. Aveva imparato a convivere con sé stessa, accettando la solitudine di quei quarant’anni arrivati troppo presto e controllando insicurezze e fragilità, quintali di fragilità, grazie all’aiuto di un…
Il parco
Il parco è un posto in cui non aspettarsi nulla, a parte lo scorrere del tempo. Per chi, come Fulvio, provava quel dolore intenso e profondo che solo il male di vivere sa infliggere, il parco era una specie di rifugio. I piccoli gesti, le mamme che spingono le carrozzine, la gente che fa sport…
La puttana
Puttana è stata la prima parola che Amina ha imparato appena arrivata in Italia. All’inizio pensava fosse un complimento. Forse perché il suono somigliava a putera, che in Sudan significa principessa. Ciao principessa, così l’aveva salutata suo padre, prima che partisse per sempre dal suo paese. Aveva venduto i suoi terreni, e avrebbe venduto anche…