L’attesa è finita: Luca Strano e ricicciato. Inaspettato come un brufolo prima di una cena galante, gradito come una macchia di sugo su una camicia bianca prima di un colloquio di lavoro. Destreggiandosi con estrema labilità tra i lassativi e i mattarelli da viaggio, stavolta parlerà d’amore, dimostrando che la coppia è una macchina perfetta costruita incoscientemente per risolvere una montagna di problemi complessi che i single non hanno. Con la lucidità di un ornitorinco, farà un’analisi spietata dei suoi disastri sentimentali, traendo conclusioni affrettate, senza senso e prive di qualsiasi logica. Non si farà mancare quantità spropositate di decisioni sbagliate prese d’impulso e a caso per far fronte alle difficoltà che incontrerà nel suo percorso verso l’autodistruzione sentimentale a cui è geneticamente predisposto. Alcune volte si soffermerà a riflettere seriamente, così seriamente che sarà impossibile non fermarsi a sorridere e a pensare che i sorrisi, quelli veri, nascondono sempre profonde malinconie.