Cose che hanno detto:
- Sai che esiste una raccolta di racconti che si intitola “Da dove sto chiamando?”? Si, lo so e l’ho letta prima che tu sapessi chi fosse Carver. Comunque, il mio titolo non c’entra niente con quel titolo e con quella raccolta.
- Quale personaggio ti somiglia di più? Tutti.
- Mi sarebbe piaciuto un finale a lieto fine. La vita non è mai a lieto fine, baby.
- Fa ridere? No, fa piangere
- Lucia è davvero esistita? Forse, ma comunque non è morta.
- Giada è davvero esistita? Forse, ma comunque non è stata a Genova.
- Chi ha scelto il nome Pierpa? Mia figlia Giulia, e, tutto sommato, ci ho fatto amicizia.
Cose sparse che dico io. Dove stai guardando? è forse il mio primo vero romanzo. I personaggi sono molto “personaggi” e la storia è molto “storia”. Dentro c’è un po’ tutto: filosofia, letteratura, amore, amicizia, sesso (poco), emozioni e c’è anche un po’ di ironia. Per una volta, mi sono tolto le “pantofole da narratore”, come ha detto una mia cara amica, e ho indossato gli “anfibi da scrittore”. Sono molto soddisfatto del risultato e dei feedback di chi mi ha letto. Insomma, non sarà Pastorale Americana, non sarà Guerra e Pace, ma dentro ci sono tutti gli ingredienti del romanzo che, forse, può scuotere qualche coscienza. Ah, ho pubblicato una versione revisionata ma ancora in revisione… eventuali refusi o ulteriori aggiustamenti li correggerò nel corso dell’ultimo editing.
8. Perché hai pubblicato il libro prima di fare l’ultimo editing? Perché mi servivano delle copie cartacee su cui lavorare: sulla carta si vedono gli errori che da una lettura sullo schermo non si notano