L’arte si impara. E si insegna. Quando si parla di narrativa, però, sembra che le capacità di scrivere un racconto o un romanzo siano frutto di un misterioso dono di natura infuso alla nascita attraverso chissà quale pratica magica. Non è così. Le tecniche per scrivere si imparano e possono essere insegnate.
Spesso si sente dire, ma solo in Italia, che dalle scuole di scrittura non è mai uscito uno scrittore bravo. Chi lo dice sicuramente non sa di cosa parla o ha una scarsa cultura narrativa. Raymond Carver, il papà del minimalismo americano, ha partecipato a un corso di scrittura creativa tenuto da John Gardner. Ezra Pound ha insegnato scrittura creativa ad allievi del calibro di Eliot, Williams ed Hemingway. E poi Nabokov, Flannery ‘O Connor, insomma, molti scrittori hanno insegnato a scrivere. E molti scrittori hanno imparato a scrivere. Poi, certo, servono impegno e talento, come in tutti i mestieri. Nei miei corsi, si impara prima di tutto cosa leggere e come leggere. Perché uno scrittore deve conoscere il mondo. E il mondo si conosce in due modi, vivendo e leggendo.